CORVIDAE. SGUARDI DI SPECIE
Ispirato alla miniserie tv trasmessa da Rai 3 ne La Fabbrica del Mondo di Marco Paolini e Telmo Pievani
spettacolo accessibile per persone sorde
di e con Marta Cuscunà
progettazione e realizzazione animatronica Paola Villani
assistente alla regia e direttore tecnico Marco Rogante
dramaturg Giacomo Raffaelli
scenografie video Massimo Racozzi
graphic design Carlotta Amantini
costumista Chiara Venturini
esecuzione dal vivo luci, audio e video Marco Rogante
consulenza scientifica MUSE – Museo delle Scienze di Trento
foto di scena Daniele Borghello
originariamente scritto per La Fabbrica del Mondo di Marco Paolini e Telmo Pievani, RAI 3
co-produzione Etnorama Cultura per nuovi ecosistemi; CSS Teatro stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia; MUSE – Museo delle Scienze; Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa; Tinaos
L’installazione dei corvi è parte della scena de Il canto della caduta: co-produzione: Centrale Fies, CSS Teatro stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia, Teatro Stabile di Torino, São Luiz Teatro Municipal | Lisbona. Sponsor tecnici igus® innovazione con i tecnopolimeri; Marta s.r.l. Forniture per l’industria
con il sostegno di
con il patrocinio di
con il patrocinio di
Luogo
Teatro Miela – Trieste
Data
25 Luglio
Orario
21:00
ingresso gratuito per le persone sorde e 1 biglietto 10,00 € per l’accompagnatore – prenotazioni a biglietteria@festivalestivodelitorale.com
durata 60 minuti
Corvidae. Sguardi di specie a Trieste è accessibile anche per un pubblico di persone sorde grazie alla traduzione in LIS Lingua dei Segni Italiana.
in collaborazione con Al. Di. Qua. Artists
curatela Diana Anselmo
interpreti LIS Sara Pranovi; Elisa Verrando; Luca Falbo; Federica Zecchi
produzione Etnorama Cultura per nuovi ecosistemi
con il sostegno di Banca di Credito Cooperativo della Venezia Giulia
con il Patrocinio di Consulta Regionale delle Associazioni delle Persone con Disabilità e delle loro Famiglie del Friuli Venezia Giulia-ODV; ENS Ente Nazionale Sordi Consiglio Regionale del Friuli Venezia Giulia
con il plauso della Commissione Pari Opportunità del Comune di Trieste
La mini serie Corvi alla fine del mondo, nata per il programma di Rai 3 La Fabbrica del Mondo ideato da Marco Paolini e Telmo Pievani, vuole uscire dallo schermo per arrivare in teatro.
L’idea è quella di unire i singoli episodi che hanno come protagonisti i corvi meccanici de Il canto della caduta, attraverso i linguaggi del teatro di narrazione. Il pubblico sarà accompagnato a scoprire i temi al centro di ogni episodio, nel tentativo di condividere le fasi della ricerca sui contenuti scientifici e la storia di alcune figure femminili che hanno svoltato il mondo della scienza e dell’ambientalismo ma che rimangono ancora troppo poco conosciute.
Corvi alla fine del mondo
Come appare la nostra specie agli occhi degli altri abitanti del Pianeta? Marco Paolini mi ha chiesto di immaginarlo attraverso lo sguardo disincantato di uno stormo di corvi. I corvi sono noti per essere spazzini: puliscono ciò che viene lasciato da altri animali.
Sono loro, a offrire una prospettiva diversa sulla nostra specie, sui danni che abbiamo combinato e sulle possibilità di rimediare. I corvi prendono vita grazie all’installazione scenica della scenografa Paola Villani che manovro a vista attraverso un sistema di joystick e cavi di freni di biciclette.
Nei sette episodi, scritti insieme a Marco Rogante, per La Fabbrica del mondo, i corvi meccanici raccolgono i temi che Marco Paolini e Telmo Pievani hanno affrontato di puntata in puntata.
Nel loro gracchiare, risuona l’eco del pensiero dell’antropologa Anna Tsing, della biologa Lynn Margulis, del filosofo Bruno Latour e di quell’ecologia affettiva di cui parla Donna Haraway in Staying with the trouble.
Sono loro, i corvi, a interrogarci sulla possibilità di realizzare una nuova armonia fra la natura e un progresso finalmente sostenibile.
La fabbrica del mondo
Il programma è stato un viaggio nella contemporaneità guidato da due esperti, uno del racconto, Marco Paolini, e uno della scienza, Telmo Pievani. In ogni puntata si sono aperte nuove domande che ci hanno mostrato quanto temi come il cambiamento climatico e lo sfruttamento delle risorse naturali siano presenti nelle vite quotidiane. Attraverso una serie di oggetti e di luoghi si è sviluppato il racconto dell’evoluzione, delle crisi e delle opportunità, di fronte alle grandi sfide globali. Accanto ai due protagonisti, si sono susseguiti approfondimenti con ospiti d’eccezione come l’autore di Spillover, David Quammen; Barbara Mazzolai, ideatrice del plantoide, il primo robot-pianta al mondo in grado di riprodurre il comportamento delle radici; il linguista Noam Chomsky; l’economista Mariana Mazzucato e la storica della scienza Naomi Oreskes.
Collaborazione con il Muse Museo delle Scienze
In occasione del suo decimo compleanno, il Muse Museo delle Scienze di Trento ha scelto di co-produrre Corvidae. Sguardi di specie e di presentarlo in prima assoluta il 22 luglio 2023 negli spazi del museo.
Oggi più che mai il mondo scientifico ha bisogno di stringere alleanze con altre discipline per comunicare in modo efficace il tema del riscaldamento climatico e soprattutto per spingerci a un’azione collettiva per limitarne il peggioramento.
Letteratura, cinema, teatro: anche il mondo dell’arte è coinvolto in questa sfida.
Insieme al Muse abbiamo iniziato un percorso di ricerca in questo senso che ha avuto come prima tappa la presentazione di Making of Earthbound nell’estate 2021.
Per Corvidae. Sguardi di specie, il Muse non si limiterà a offrire un contributo economico per la realizzazione dello spettacolo, ma metterà a disposizione della squadra artistica i suoi esperti: scienziati, biologi, filosofi della scienza ed esperti di divulgazione scientifica che ci supporteranno durante la fase di ricerca e scrittura.
In questo modo il Muse diventerà non solo luogo di conoscenza ma anche una casa per la creazione artistica.
spettacolo realizzato in collaborazione tra FESTIL e Bonawentura / Teatro Miela