Ahmed il filosofo prende vita a seguito di un laboratorio tenutosi a Napoli con un gruppo di giovani attori nel settembre 2016.
Chi è Ahmed? Ahmed è un immigrato di seconda generazione che vive in una delle tante piccole cittadine di  provincia. Circondato da personaggi di fantasia ognuno portatore di un proprio linguaggio capace di caratterizzarne corpo e modo di essere nel mondo, Ahmed acrobata del linguaggio cerca in ogni scena di districare i grovigli del mondo.

 

Ahmed il filosofo

di Alain Badiou
traduzione Gioia Costa

con
Alessandro Chini,
Sabrina Jorio,
Nicolas Grimaldi Capitello,
Peppe Papa,
Salvatore Veneruso

trainer Sabrina Jorio
costumi e realizzazione elementi di scena Flavia Contento e Sara Favero
foto e video Teresa Terranova

regia Tommaso Tuzzoli

produzione Tinaos
in collaborazione con Associazione Assoli e Valli del Natisone – Through Landscape 17
si ringrazia l’Ex Asilo Filangeri

durata 110 minuti circa

Ahmed il filosofo prende vita a seguito di un laboratorio tenutosi a Napoli con un gruppo di giovani attori nel settembre 2016.
Chi è Ahmed? Ahmed è un immigrato di seconda generazione che vive in una delle tante piccole cittadine di  provincia. Circondato da personaggi di fantasia ognuno portatore di un proprio linguaggio capace di caratterizzarne corpo e modo di essere nel mondo, Ahmed acrobata del linguaggio cerca in ogni scena di districare i grovigli del mondo.
Ogni scena ha un tema e ogni tema, legato al mondo della filosofia, si sviluppa e si discute con il Teatro. Ponendo domande a se stesso, agli altri personaggi e agli spettatori, Ahmed affronta ben 22 temi. La nostra messa in scena ne affronterà sette, ovvero: l’avvenimento, la causa e l’effetto, il linguaggio, la politica, il molteplice, la poesia e la morte.
Alain Badiou dice: “Le scene di questa farsa mirano all’essenziale del mondo che è qui unito all’essenziale del teatro. Quello che ho scritto non protegge gli artisti della scena, ma invece li impegna e li sfinisce”.