MOST: lo sguardo oltre il ponte.

Ispirato a Il ponte sulla Drina di Ivo Andrić, lo spettacolo intreccia suoni, narrazioni e immagini per celebrare i ponti come simbolo di unione, contrapposti ai muri. Seguendo la rotta tra Friuli e Balcani, racconta dolori, speranze e l’umanità perseguitata da fame, guerra e desiderio di libertà.

di e con Angelo Floramo
illustrazioni Aleksandar Zograf
musiche eseguite dal vivo dal gruppo musicale Fior delle Bolge
disegno luci Mau Willy Tell
produzione Tinaos

Repliche

06/08/2024
FESTIL / Teatro San Giorgio, Udine
07/08/2024
FESTIL / Giardino del Museo Sartorio, Trieste
28/09/2024
FESTIL / Sala Bergamas. Gradisca d’Isonzo

Recensioni

InstArt, Gli artigli del diavolo:sinfonia per un ponte

OKO PTC

Lo spettacolo parte da una suggestione nata dal capolavoro letterario del premio Nobel Ivo Andrić, Il ponte sulla Drina, per attualizzarsi in un percorso in cui suoni, narrazioni e immagini si intrecciano nel raccontare l’importanza dei ponti contrapponendola all’idiozia dei muri, proprio lungo quella via che unisce, oggi come secoli fa, il Friuli al cuore dei Balcani. Una “rotta” che continua a evocare dolori e sconfitte, ma anche sogni e speranze di un’umanità randagia, perseguitata dalla fame, dalla guerra o dagli aneliti di Libertà. In un passaggio del romanzo, descrivendo quello che accade in una lercia baracca di Višegrad, non lontano dal ponte, luogo di ritrovo di operai, randagi, vagabondi, ubriaconi e sognatori di utopie, così scrive Andrić: “L’atmosfera si fa più vivace nell’osteria quando capita che si mettono a bere i giovani proprietari delle città e i loro figli.

Musiche
Seguendo il racconto la ricerca musicale dei Fior delle bolge, va a trarre ispirazione per le sue musiche dai viaggiatori e dai mondi da loro attraversati, suonando al loro fianco e attingendo da tradizioni e contaminazioni diverse, sia dal repertorio popolare sia da quello classico, sia dalla musica di taverna che da quella sacra. Una proposta musicale originale che trae ispirazione da diversi mondi per poi fuggire lontano verso qualcosa di nuovo, ancora inesplorato, ma misteriosamente familiare.

Immagini
Il contributo grafico e onirico allo spettacolo sarà dato dalle immagini del fumettista e giornalista serbo Aleksandar Zograf, uno tra i principali protagonisti culturali dell’ex Jugoslavia, autore di graphic novel riconosciuto e pubblicato in tutto il mondo, conosciuto per le sue tavole, che ne fanno uno tra i maggiori e più stimati esponenti di graphic journalism a livello internazionale.